Beach volley: nota federale del 20 maggio
2020
Si è appreso della diffusione, in questi giorni, di un documento intitolato
“COVID-19 #ripartiresicuri - consigli & suggerimenti” ad opera della Lega
Italiana di Beach Volley “LIBV” che riguarda una serie di proposte,
procedure e norme comportamentali che sarebbero da seguire nell’attività
sportiva di beach volley per contrastare la diffusione del Covid-19.
Tali proposte, oltre a non avere alcun valore ufficiale, risultano allo
stato attuale essere intempestive e fuorvianti, in quanto i criteri di
sicurezza da adottarsi per la ripresa delle attività federali di allenamento
(al momento esclusivamente individuale) saranno comunicati alle Società
sportive dalla Federazione Italiana Pallavolo in questi giorni, solamente
dopo completate le verifiche delle Istituzioni e gli Enti competenti alla
luce delle recentissime disposizioni in materia (Decreto del Presidente del
Consiglio dei Ministri 26 aprile 2020; Linee-Guida ai sensi dell’art. 1,
lettere f e g del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 26
aprile 2020. Modalità di svolgimento degli allenamenti per gli sport
individuali; Protocollo FMSI per la ripresa dell’attività sportiva degli
atleti).
Non occorre soffermarsi su quanto possa risultare dannoso e pericoloso,
soprattutto in questo delicato momento, far circolare informazioni prive di
ufficialità, non rilasciate da Enti preposti a farlo, che possono creare
confusione e disorientamento in chi le riceve e che potrebbero anche
generare serissime problematiche dal punto di vista legale e assicurativo,
qualora si verificassero casi di contagio a seguito dell'adozione di misure
di sicurezza non conformi a quanto decretato dalle Istituzioni competenti.
Merita inoltre di essere adeguatamente sottolineato che la Lega Italiana di
Beach Volley LIBV non possiede alcun titolo né legittimazione per dare
indicazioni ai “Beach Volley Clubs” dal momento che il riconoscimento in
qualità di Lega, a suo tempo concesso dalla FIPAV, è stato revocato con
delibera del Consiglio Federale n.42 del 7-8 marzo 2019 la cui piena
legittimità – a seguito dei ricorsi alla Giustizia Sportiva intentati dalla
LIBV – è stata confermata da ultimo dalla decisione n.22/2020 del Collegio
di Garanzia per lo Sport del CONI, a sezioni riunite (sul sito del CONI
disponibile
QUI).
Pertanto, ad oggi, la LIBV non gode di alcun tipo di riconoscimento da parte
dell’ordinamento sportivo e la partecipazione a qualunque attività della
stessa Lega costituisce agli effetti sportivi attività non autorizzata dalla
FIPAV.
La FIPAV, quindi, declina qualsiasi responsabilità che dovesse maturare a
carico delle società sportive e/o dei soggetti tesserati alla FIPAV; i quali
dando credito al documento segnalato, dovessero incorrere in addebiti di
qualunque genere da parte delle Autorità competenti ovvero da parte dei
privati nel malaugurato caso di contagio da COVID-19.
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