Le dichiarazioni dei
presidenti Cattaneo, Petrucci, Loria
Si
è tenuta questa mattina a Roma, preso la sede della Federazione
Italiana Pallavolo, la conferenza stampa congiunta dei presidenti
Pietro Bruno Cattaneo (Fipav), Giovanni Petrucci (Fip) e
Paquale Loria (Figh). I temi principali trattati sono stati
quelli della riapertura delle palestre scolastiche e della
ripartenza dell’attività sportiva.
Come nel comunicato della scorsa settimana i numeri uno di
pallavolo, pallacanestro e pallamano hanno voluto sensibilizzare
sulle due grandi problematiche che attualmente preoccupano
fortemente non solo le tre discipline, ma gran parte dello sport
italiano.
Ad aprire la
conferenza è stato il presidente della Federbasket Giovanni
Petrucci: "Siamo le Federazioni per gli sport di squadra con
maggiore attività dopo il calcio. L'idea di agire insieme è nata
alcuni mesi fa, anche perché abbiamo interessi e problemi comuni,
anche se poi ci sono divergenze in base alla specialità.
Credito d'imposta è
uno degli argomenti su cui stiamo lavorando e che in questi giorni è
all'attenzione del Governo. Non mi illudo che la cifra possa essere
alta, ma la sua approvazione aiuterebbe le società
professionistiche, quelle dilettantistiche ed anche per tutti gli
altri sport.
Abbiamo, poi il dramma
sportivo delle palestre scolastiche. Uno degli scopi
principali di questa giornata è chiedere alla ministra
dell'Istruzione Lucia Azzolina che preveda una norma che escluda
l'utilizzo delle palestre dalle attività non sportive. E' nelle sue
possibilità. Ci rendiamo conto di tutti i problemi della scuola in
questo periodo, ma le palestre, storicamente, sono state costruite
per l'attività sportiva.
Già quando ero
presidente del CONI l'Italia era, considerando Giochi Olimpici
estivi ed internali, al quinto/sesto posto al mondo. Se avessimo
avuto lo sport nelle scuole saremmo entrati sicuramente tra i primi
cinque.
Quello delle palestre
scolastiche è un problema grave e deleterio. Mi rivolgo al ministro
dello Sport Vincenzo Spadafora, che so che ha già tanti problemi,
per sottolineare che i problemi con le palestre scolastiche li hanno
in tutte le Regioni. L'appello e i ringraziamenti dei miei colleghi
al ministro Spadafora sono giusti. Anche se non è di sua diretta
competenza sono convinto che con la sua autorità, il buon senso, suo
e dei suoi collaboratori, possa dare un importante contributo.
Per i giocatori
professionisti, la FIP ha redatto un protocollo severo ed anche
costoso e siamo pronti a fare programmi e dare contributi affinché
si riprenda al più presto. Il basket vive soprattutto di introiti al
botteghino e di abbonamenti. Non capiamo perché i teatri possano
riaprire con il distanziamento e i palazzetti no: ci diano risposte
logiche. Non ammettere il pubblico crea seri problemi, e vogliamo
farlo nel rispetto delle norme pero. È vero abbiamo dato contributi
alle società, ma non giocando si perde la filosofia della
disciplina, spazio sui media, e si afferma una monocoltura del
calcio, ma questo lo dicevo anche quando ero presidente del CONI.
Per quanto riguarda la
Quarantena ho già detto ieri in Consiglio Nazionale che chiederò che
ci possa essere un percorso preferenziale per i giocatori americani,
come hanno fatto già in Russia, Germania e Spagna.
Ovviamente con tutte
le garanzie dettate dal protocollo, ma se gli americani che arrivano
sono negativi al tampone e al test sierologico che giochino,
altrimenti se positivi, vadano in quarantena.
Ultima battuta sulle
mascherine. Lo studio del Politecnico di Torino insieme al CONI, a
cui FIP e FIPAV hanno contribuito, ha dato il suo risultato. Ma
tengo a ripetere, ancora una volta, che non vogliamo che si giochi
con le mascherine, ma a volto nudo. Le mascherine, all'aperto, le
utilizzeremmo laddove sia necessario e se ci fosse imposto.""
La parola è passata
poi al numero uno della Federazione Italiana Giuoco Handball
Pasquale Loria: “Lo sport di base si fonda sull’organizzazione
dei campionati, dalla Serie A fino all’attività giovanile. Oggi è
necessario ripartire, perché i dati sono sotto gli occhi di tutti
circa l’evoluzione della pandemia e ci dicono che possiamo porci il
problema della ripartenza. Credo che le autorità governative debbano
darci indicazioni più dettagliate, perché organizzare un campionato
significa avere al via un numero consistente di squadre provenienti
da tutta Italia. Noi ci auguriamo di ripartire a settembre, o che
comunque il Governo e le autorità scientifiche ci diano delle linee
da seguire anche sull’eventuale aggiornamento dei protocolli
federali. In questo senso, in presenza di informazioni chiare saremo
sicuramente ricet tivi e rapidi.
Ritengo che per
salvare il nostro movimento sia necessario andare spediti sul fronte
della ripartenza sia nell’alto livello, sia ancora di più sul
versante giovanile. Se il problema delle palestre scolastiche verrà
lasciato ad una negoziazione uno a uno coi dirigenti scolastici e
con le Regioni, con situazioni diverse e differenziate,
difficilmente usciremo da questa situazione e molte associazioni in
Italia avranno difficoltà e saranno costrette a rinviare il riavvio
dell’attività, oppure, peggio, a chiudere. Anche in questo caso
servirebbe una indicazione generale governativa e sarebbero
soprattutto necessari interlocutori puntuali a livello territoriale
che possano prendere impegni e dare direttive sul fronte scolastico.
Come Federazioni di
sport di squadra, noi tutti a questo tavolo, abbiamo messo in campo
aiuti economici nell’ambito dei nostri bilanci e delle nostre
risorse, ma prevedo che questo supporto alle società dovrà protrarsi
anche fino all’inizio del 2021, se non per tutto l’anno. Sarebbe ora
che anche su questo versante il Governo, che pure sta lavorando
molto bene nella gestione della pandemia, possa dotarci di qualche
risorsa aggiuntiva per supportare i nostri affiliati anche nei
prossimi mesi e permetterci di tornare ad utilizzare le nostre
risorse per l’attività più propriamente federale e quindi rivolta
anche e soprattutto alle Squadre Nazionali, all’attività di base e
in generale alla promozione delle nostre discipline”.
A chiudere gli
interventi è stato il presidente della Federazione Italiana
Pallavolo Pietro Bruno Cattaneo: “Sono molto contento di
essere qui questa mattina con due presidenti amici, insieme a
Giovanni Petrucci e Pasquale Loria stiamo cercando in ogni modo di
sensibilizzare chi di dovere su un problema molto grave e drammatico
che rischia di diventare tragico.
Mi è piaciuto molto quando Petrucci ha fatto l’analisi di quelli che
sono i risultati dell’Italia alle Olimpiadi. Sapete che i risultati
ottenuti ai Giochi Olimpici sono un po' lo specchio dello sport di
un paese, e noi con grande orgoglio siamo stabilmente ai primi posti
di Olimpiadi estive e invernali.
Questo importante risultato migliorerebbe ulteriormente se ci fosse
all’interno della scuola la possibilità di sviluppare un’attività
sportiva adeguata. Questo sarebbe fondamentale perché oggi le nostre
società di pallavolo, di basket e pallamano, vanno nelle scuole e
alla fine viene quasi data una concessione, non una forma di
partecipazione, ma di tolleranza.
Spesso e volentieri le nostre società, invece, operano interventi di
manutenzione e mettono a disposizione le proprie attrezzature
sportive, perché il desiderio di fare attività è grande, e questo dà
loro la spinta necessaria per fare delle cose che teoricamente
potrebbero anche non essere fatte.
Per tutti questi motivi non è accettabile che le nostre società
siano tollerate, ma anzi devono essere favorite all’utilizzo delle
palestre, sempre tenendo conto di tutte le misure che devono essere
adottate.
Avevamo avuto assicurazioni dal Ministro Spadafora, che si sta
impegnando molto per la ripartenza di tanti sport come il nostro
beach volley, ma evidentemente deve essere un’impostazione generale,
e quindi serve un cambio di mentalità sulla responsabilità
dell’attribuzione degli spazi in orari extra didattici.
Un altro problema è quello della ripartenza dell’attività, pur
adottando tutte le garanzie del caso vogliamo ripartire. Io sono
molto contento che il calcio abbia ripreso, però onestamente faccio
fatica a pensare che si possa giocare a calcio, ma non si possa
giocare a beach volley.
Dovevamo ripartire all’inizio di giugno, poi alla metà di giugno,
poi alla fine di giugno, e al momento attuale non abbiamo certezze.
Abbiamo bisogno che le istituzioni ci diano indicazioni chiare e
tempestive, anche perché la stagione estiva è ormai entrata nel
vivo.
Tutte queste sono considerazioni importanti, e poi ce n’è un’ultima,
ovvero quella della “responsabilità”. Così come è stata delineata
adesso, non è molto chiaro se questa responsabilità sia di tipo
esteso, parliamo quindi responsabilità di carattere penale, o se
debba essere ricondotta, come io penso, solo nei casi previsti dal
codice penale vigente quali i casi di fattispecie dolosi, o
assimilabili a colpa grave.
Queste problematiche fanno sì che la situazione attuale non si
sblocchi e quindi il clima di preoccupazione cresce in tutto lo
sport italiano. Nonostante ciò, io ogni giorno sento tantissime
società che vogliono ripartire, hanno un entusiasmo incredibile e
noi non possiamo permettere che perdano questa passione. Posso
garantire che la Federazione Italiana Pallavolo farà il massimo per
premiare la loro voglia di ripartenza”.
Conclusi gli
interventi i presidenti federali sono stati a disposizione delle
domande dei numerosi giornalisti collegati via web alla conferenza
stampa.
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